Anna Graglia nuovo Coordinatore del Comitato unitario dei pensionati del lavoro autonomo - CUPLA del Piemonte


Il 7 febbraio scorso, presso la sede regionale di ANAP Confartigianato Piemonte a Torino, si è svolta la riunione del Comitato Regionale CUPLA, in occasione della quale è stata ufficializzata la turnazione tra Associazioni nelle attività di coordinamento regionale come previsto dal regolamento del Comitato.

Al fine di allineare le attività regionali con quanto stabilito a livello nazionale, il Comitato ha conferito l’incarico di coordinatore a Anna Graglia (Presidente regionale ANP CIA nonché Vice presidente ANP Cia nazionale) e di vicecoordinatori a Giuseppe Falcocchio (Presidente regionale ANAP Confartigianato Piemonte) e Eugenio Beconcini (Vice presidente FIPAC Confesercenti).

Durante l’incontro si è sviluppato un proficuo e aperto confronto sulle attività che il CUPLA intende sviluppare sul territorio, nonchè sulle priorità che ogni associazione intercetta nei propri ambiti lavorativi e di rappresentanza. La linea comune di azione è tracciata dalla “Carta dei Valori”, il manifesto lanciato dal CUPLA nell’Assemblea nazionale 2024.

Alcune delle tematiche e degli spunti di riflessione emersi su cui verrà impostato il piano di lavoro verteranno sui problemi che preoccupano molto i pensionati: dalla difesa al Servizio Sanitario Nazionale alle lunghe liste di attesa per visite ed esami che devono trovare rapida soluzione; dall’esigenza di assunzione di medici e di infermieri per  mantenere una territorialità che sia la più vicina al luogo di residenza dell’utente, a una ripresa delle azioni di prevenzione ed educazione alla salute. I finanziamenti delle Case della Salute con il PNRR dovrà avere chiara visione per la loro gestione per essere veramente una risorsa adeguata ai bisogni. La Legge sull’ invecchiamento attivo; assistenza e servizi sociali; non autosufficienza, trasporti; argomenti che sono al tempo stesso attenzioni che vogliamo sviluppare in ottica intergenerazionale il tema delle pensioni, quelle degli anziani e quelle dei giovani lavoratori di domani, dopo la riforma Fornero; la condivisione delle conoscenze e dei saperi delle persone anziane, la formazione sui diritti conquistati. Tutto ciò sarà portato all’attenzione delle istituzioni regionali, a cominciare della Regione Piemonte, ed ai rappresentanti del Governo in sede locale.