Appuntamento a sabato 7 e domenica 8 dicembre 2024 a Fara in Sabina (RI), per il primo workshop previsto nell’ambito del corso di alta formazione per la valorizzazione dei borghi rurali e delle aree interne che Confagricoltura ha progettato insieme alla sua Federazione Italiana Impresa Agricola Familiare (FIIAF), in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.
L’evento sarà ospitato nel Monastero delle Clarisse Eremite di Fara in Sabina, antichissimo borgo rurale e perfetto esempio di quelle aree interne che la Confederazione vuole preservare dallo spopolamento e rilanciare facendone laboratori in cui economia agricola, artigianale e cultura territoriale si incontrano.
Nel corso della mattinata delle prima giornata del 7 dicembre si svolgerà la sezione didattica “Incontro e presentazione frontale con gli stakeholders locali” a cui parteciperanno il vicesindaco di Fara, Simone Fratini e gli assessori al Turismo e all’Agricoltura, il presidente del Consorzio di tutela Olio Sabina DOP, Alessandro Donati, il Responsabile amministrativo e finanziario del GAL Sabino, Stefano Martini, il presidente di OP Confoliva, Pier Luigi Silvestri e Michele Pugliesi, vicedirettore di Confagricoltura Viterbo-Rieti.
Il corso, in cui rientra il workshop sabino, comprende un piano di studi di 88 ore, di cui 33 in presenza e 55 online e mira a potenziare il valore del turismo e dell’accoglienza rurale attraverso la formazione di un manager che sappia creare e gestire reti tra soggetti pubblici e privati (imprese agricole, agrituristiche, enogastronomiche, artigiane, aree protette, istituzioni del territorio, organizzazioni di imprese, etc.) e di curarne la valorizzazione anche attraverso la promozione di una Marca d’Area che funzioni come brand unificante per il territorio di riferimento.
Alla fine del percorso di formazione, i partecipanti avranno acquisito un profilo manageriale e le competenze necessarie a progettare, coordinare e promuovere progetti complessi basati sull’integrazione dei vari attrattori. I discenti del corso avviato a fine ottobre sono ben 20 figure, selezionate tra imprenditori agricoli, dirigenti e funzionari del sistema associativo di Confagricoltura, rappresentanti degli enti locali e studenti universitari della Sapienza.