Qui di seguito il Decreto ministeriale n. 670020 del 19 dicembre 2024 e il Decreto ministeriale n. 670040 del 19 dicembre 2024 pubblicati sul sito del Ministero dell’Agricoltura, della Sostenibilità Alimentare e delle Foreste.
Il Primo Decreto è stato approvato per dare un sostegno al comparto dei bovini da carne e progettato su incentivi che interesseranno la linea vacca-vitello con una premialità, con limite massimo di 150 euro a capo, per ogni vitello nato nel 2024 e allevato per almeno 184 giorni (circa 6 mesi), sempre nel 2024, da parte di imprese di allevamento di bovini di razze iscritte ai Libri genealogici con “orientamento carne”. Il provvedimento non specifica che l’allevamento debba essere di linea vacca vitello, ma le tempistiche indicate faranno percepire il premio, sempre in de minimis, a questa tipologia di produzione più che agli ingrassatori. Viene inoltre specificato che in caso di rapporto di soccida, l’aiuto è riconosciuto per il 25% al
soccidario e per il 75% al soccidante, salvo assenso del soccidante che autorizzi il soccidario a ricevere il 100% dell’aiuto. Una previsione che raramente è stata esplicitata con tali percentuali in passato e che va a favore dei soccidanti.
Le risorse a disposizione di questa misura ammontano a 4,5 milioni e l’incentivo sarà modulato a seconda del numero di animali richiesti a premio con un massimo di 150 euro per capo. È demandato ad Agea provvedere alla erogazione dell’aiuto e alla emanazione delle istruzioni operative per l’adesione degli interessati alla misura. Il beneficiario tramite i CAA riceverà una domanda precompilata con il numero dei capi che hanno maturato tutte le condizioni di ammissibilità nel corso del 2024 e potrà accettare la domanda o eventualmente chiederne la modifica, secondo le istruzioni operative diramate dal Soggetto gestore dell’aiuto.
Il Secondo Decreto prevede invece un aiuto per sostenere gli allevamenti di razze autoctone e nello specifico delle razze di bovini da carne: Piemontese, Marchigiana, Chianina, Podolica, Sardo Bruna e Sarda e con un fondo a disposizione di 10 milioni di euro.
L’aiuto è concesso una tantum, nel limite massimo di 100 euro/UBA e sempre in regime de minimis, per gli animali iscritti al libro genealogico alla data del 31 dicembre 2024.
Agea definirà le istruzioni operative per effettuare la domanda di aiuto che prevedranno tra le altre la presentazione dell’attestazione di iscrizione al libro genealogico rilasciato dall’Associazione nazionale di razza corrispondente. Quindi nel caso della Piemontese l’ANABORAPI, per la Marchigiana, Chianina e Podolica l’ANABIC e per la razza Sardo Bruna e Sarda l’ANACLI.